Teresa
Solana Sette casi di sangue e una storia
d’amore Sellerio 2012 pp.192
Teresa Solana non è mai perfetta, soprattutto nelle storie
lunghe (Delitto imperfetto, Sellerio
2008 e Scorciatoia per il paradiso,
Sellerio 2010). Le trame sono sempre raffazzonate e confuse e si arriva alla
fine dei suoi romanzi gialli nel totale disinteresse per l’identità dell’assassino
e le cause del delitto. Quello che conta è l’assortimento di personaggi,
ambienti, dialoghi, considerazioni su Barcellona e sulle sue mutazioni urbane, nonché
l’idea geniale di scegliere come investigatori una coppia di gemelli del tutto
diversi ma complementari.
Questa raccolta di racconti brevi, al contrario, è perfetta.
Truce, spietata, cinica, ributtante ma anche comica, geniale, fulminante nelle
battute e magistrale per umorismo surreale. Non so come mi sia sfuggita per
tanti anni. Forse perché oscurata da un’altra giallista spagnola, Alicia Giménez
Bartlett, tanto più noiosa e sempre uguale a se stessa, benché onnipresente
nei principali centri commerciali.
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