Caterina
Venturini L’anno breve Rizzoli
2016 pp.359, compresi i
ringraziamenti
Più che un romanzo, un compendio di disgrazie. Nella fattispecie:
ragazzini gravi/gravissimi in ospedale,
anoressia intra ed extra-ospedaliera, fine degli ideali, cupi ricordi ricorrenti del
G8, memorie di adolescenti frustrate, mamme ricche e cattive, mamme buone ma
povere, mariti sulla strada della corruzione con al centro una prof precaria un po’ imbambolata. Un paio di storie nella
storia distraggono e rendono ancora più confuso il parterre dei personaggi,
soprattutto di quelli sani. Quelli malati li distingui dalla patologia, ma non
sempre. Nonostante ciò l’ho letto tutto, saltando solo una quarantina di pagine
digressive, con quel gusto morboso del male, come di zie che si raccontano le
ultime tragedie del paese.
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